Gli Allievi del 1° anno della Scuola Militare Nunziatella in visita in Umbria: tra storia, valori e territorio

Nell’ambito di un viaggio formativo in Italia centrale, gli allievi del primo anno della Scuola Militare Nunziatella hanno fatto tappa in Umbria, dove hanno avuto l’opportunità di visitare alcune tra le città più significative della regione e vivere momenti di forte valore simbolico e istituzionale.

Martedì 10 giugno, presso la Caserma “G. Garibaldi” di Spoleto, sede del 2° Reggimento Granatieri di Sardegna comandata dall’ottimo Ex Giuseppe Rauso, gli allievi hanno ricevuto la visita di una delegazione della Sezione Umbria dell’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella, guidata dal Presidente Fabrizio Minelli (80-83) e accompagnato dagli ex Fabio Raspadori , Virgilio Chirieleison, Maurizio Napoletano, Giuseppe Lepore, Enrico Molinari, Francesco Mazzotta e Luciano Palmieri . Un’occasione di incontro e scambio tra generazioni, unite dagli stessi valori fondanti della Scuola e da un forte spirito di appartenenza.

Sabato 14 giugno, la delegazione ha proseguito la visita nella città di Orvieto, accompagnata dal Past President nazionale Toni Concina (53-56), che ha accolto gli allievi offrendo loro una lettura ricca e appassionata della storia e della cultura del territorio.

L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività di approfondimento culturale e storico previste nel percorso formativo degli allievi, contribuendo a rinsaldare i legami tra la Scuola, il territorio e la comunità degli ex allievi.

Esercitazione Volpe Bianca 2025

L’esercitazione “Volpe Bianca” 2025 ha visto la partecipazione di quattro ex allievi della Scuola Militare Nunziatella, Sandro Ortis PP (58-62), Alfredo Vinciguerra (78-81), Fabrizio Minelli (80-83), Eduardo Calvi (82-85) e Michele Risi (80-83) in veste di padrone di casa e attuale Comandante delle Truppe Alpine. La loro presenza ha sottolineato l’importante legame tra la formazione accademica di alto livello e le operazioni sul campo, creando un ponte simbolico tra tradizione e innovazione. Questi ex allievi hanno dato il loro contributo a un evento che ha messo in luce la sinergia tra l’esperienza delle truppe alpine e le nuove tecnologie.

L’esercitazione, svolta sulle Dolomiti della Val Pusteria, ha visto come protagonisti gli Alpini del 3° Reggimento di Pinerolo, impegnati in scenari estremi e innevati. L’obiettivo era testare le capacità di operare in ambienti alpini e in condizioni climatiche rigide, con il supporto di tecnologie all’avanguardia. Tra gli strumenti utilizzati, figuravano droni, robot quadrupedi, sistemi di contromisure elettroniche, motoslitte e quad, tutti progettati per integrare l’esperienza sul campo con innovazioni tecnologiche avanzate.

L’esercitazione si è svolta a oltre 2000 metri di altitudine ed è stata caratterizzata da un impiego sinergico di vari reparti, come il 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica “Rombo”, che ha gestito la parte tecnologica, e l’Aviazione dell’Esercito, che ha fornito il supporto aereo tramite elicotteri, tra cui quelli dello Squadrone Toro di Venaria. Le operazioni sul campo sono state supervisionate dal generale David Colussi, comandante della Brigata Taurinense.

Un momento importante dell’esercitazione è stato l’Arctic Forum, un incontro internazionale tenutosi all’Auditorium Gustav Mahler di Dobbiaco, dove esperti e relatori si sono confrontati sulle sfide strategiche e geopolitiche nell’Artico, area di crescente interesse militare e geopolitico. A questo evento hanno partecipato il Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, con delega per l’Artico, e il generale.

Il tema di quest’edizione della “Volpe Bianca”, incentrato sull’Artico, ha evidenziato la volontà dell’Esercito Italiano di sviluppare capacità operative specifiche per operare in ambienti estremi, utilizzando le competenze delle Truppe Alpine, già abituate a operare in alta montagna e a climi rigidi. L’esercitazione ha rappresentato, quindi, un’importante occasione di aggiornamento e innovazione, mirando a integrare esperienza umana e tecnologia in scenari operativi sempre più complessi.